Il “funzionamento” di un albero è estremamente complesso e, ad oggi, sono ancora molte le domande a cui tanti ricercatori e studiosi stanno tentando di dare risposte.
Il ‘sistema albero’ è infatti regolato da molti fattori energetici, ormonali e chimici, dalla luce, da fattori esterni come le relazioni instaurate con altri microrganismi — per citarne solo alcuni — ed è dunque molto complesso collegare tra loro questi elementi e comprendere pienamente come questi influenzano la vita di un albero.
Di conseguenza, non è semplice nemmeno gestire correttamente gli alberi presenti nelle nostre città, nei nostri giardini, perché questi alberi si sono evoluti per vivere in ambienti naturali molto diversi da quelli che si trovano nei centri urbani.
Di seguito, vediamo alcuni principi basilari indispensabili per comprendere gli alberi.
1) L’albero è un “sistema” vivo
L’albero è composto dalle foglie, dai rami, dalle radici, dal fusto ed ogni parte svolge una funzione indispensabile per la sua vita.
L’energia utilizzata dall’albero è prodotta dalle foglie grazie alla fotosintesi; in questo modo l’albero produce sia quella che utilizzerà per vivere, sia una “riserva”, per difendersi dai patogeni ad esempio, o per reagire a traumi e ferite (ad esempio rotture di grosse branche o tagli drastici).
Dalle radici, invece, l’albero ricava acqua e sali minerali, indispensabili per la sua sopravvivenza.
2) L’Obiettivo degli Alberi è produrre energia
Il principale obiettivo dell’albero è produrre energia, poiché senza questa l’albero non sopravviverebbe.
Dunque se l’albero subisce una perdita consistente di foglie (per rotture di rami o per potature eccessive), la sua reazione sarà di ricostruire rapidamente la chioma persa, proprio per poter ripristinare il fondamentale equilibrio energetico di cui necessita per sopravvivere.
Per farlo però, dovrà utilizzare molte energie di riserva e purtroppo se un albero è già in età avanzata, o se sono presenti altre problematiche legate alla sua salute, le energie di cui dispone potrebbero non essere sufficienti, comportando il deperimento della pianta.
Un vigoroso sviluppo di nuovi rami a seguito di una severa potatura, viene talvolta interpretato come un sintomo di buona salute dell’albero; tuttavia è l’esatto contrario, per i motivi sopra spiegati.
Allo stesso modo, anche un grande produzione di fiori e di frutti è talvolta la risposta della pianta in conseguenza di uno stress, per questo motivo la potatura degli alberi da frutto è ben diversa dalla quella praticata agli alberi ornamentali; qui l’abilità del potatore consiste proprio nel creare uno stress nella pianta, con l’obiettivo di avere una maggiore produzione di frutti.
Per questo motivo le piante di un frutteto hanno un ciclo vitale molto ridotto, negli impianti aziendali possono essere anche di 30/40 anni, dopodiché le piante dovranno essere sostituite.
3) Gli Alberi non cicatrizzano le ferite
L’albero non cicatrizza le ferite, le compartimenta: Ogni albero è protetto dalla corteccia, come l’uomo dall’epidermide. La corteccia lo difende, ad esempio, dall’attacco di patogeni (come i funghi che degradano il legno).
A differenza degli animali, dunque gli alberi non rigenerano il tessuto danneggiato, ma isolano le ferite, creando barriere chimiche e meccaniche all’interno ed all’esterno.
Questo processo di difesa degli alberi è noto come C.O.D.I.T. (Compartmentalization of Decay in Trees), e venne teorizzato e verificato dal ricercatore americano Alex Shigo.
Capita spesso di vedere alberi con delle cavità nel tronco, questo è dovuto proprio al fatto che gli alberi non tentano di rigenerare il tessuto danneggiato, ma isolano la ferita, abbandonando una parte di legno.
L’efficacia di questo sistema di difesa dipende da molti fattori: dalla specie, dall’aggressività dei patogeni, dallo stato di salute dell’albero, dalla dimensione della ferita, ecc.
E non sempre la difesa si rivela utile; a volte infatti i funghi lignivori riescono a superare le barriere prodotte dall’albero.
Inoltre, questo processo comporta un notevole dispendio di energia.
Per questo bisogna fare attenzione quando si pratica la potatura di un albero, perché ogni taglio equivale ad una ferita, ed ogni ferita, oltre a rappresentare una porta di ingresso per i patogeni, comporta uno stress ed un rischio per la pianta.
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