Nei precedenti articoli vi abbiamo parlato dei 4 miti nella potatura degli alberi e come potare gli alberi ornamentali in modo corretto.
Oggi vi parliamo dei 7 principali errori nella Potatura degli alberi ornamentali.
1) Capitozzatura
Con il termine capitozzatura si intende, nel linguaggio comune, l’eliminazione dell’intera chioma o di alcune branche, effettuando tagli di grosse dimensioni ed eliminando quasi totalmente la massa fogliare.
La capitozzatura — vietata in altri Paesi Europei dove è sanzionata con severe multe — in Italia è purtroppo ancora molto diffusa, a causa essenzialmente della scarsa conoscenza in materia di arboricoltura, anche da parte di alcuni operatori del settore.
Spesso viene eseguita la capitozzatura degli alberi ornamentali credendo così di risolvere alcuni problemi come l’ingombro e la caduta delle foglie, o perché si ha l’impressione, riducendo notevolmente la dimensione dell’albero, di “metterlo in sicurezza”, ma è una convinzione totalmente errata.
Un arboricoltore professionista può consigliare altri metodi di potatura per risolvere eventuali problematiche dell’albero, altrimenti, se già seriamente compromesso, la migliore soluzione —anche in termini economici— è quella di sostituirlo.
Di seguito solo alcune delle problematiche derivanti dalla capitozzatura:
- Esposizione ai patogeni: l’albero potrebbe essere bersaglio di funghi lignivori (che negli esemplari capitozzati trovano facile ingresso nei tagli di grosse dimensioni), che causano marciume del legno e che col tempo ne minano la stabilità, rendendolo dunque pericoloso;
- Instabilità: l’intenzione di ridurre la dimensione della chioma verrà disattesa, perché l’albero tenterà di ricostruire la chioma persa. La chioma così ricreata è composta da rami ancorati in modo precario, perché l’albero ha investito sulla produzione rapida della chioma, e non sulla sua stabilità;
- Durata: l’aspettativa di vita dell’albero capitozzato potrà subire una forte riduzione;
- Costo: l’ albero dovrà essere sottoposto ad un maggior numero di interventi per eliminare i difetti strutturali che si possono facilmente riscontrare sulle nuove chiome;
- Aspetto: totale perdita del valore estetico dell’albero;
- Perdita di valore ambientale: si riducono i vantaggi offerti dall’albero urbano, come ombreggiamento, mitigazione della temperatura, purificazione dell’aria, ecc..
Quando si pota un albero è molto importante considerare tutti i fattori sopra menzionati.
2) Potatura a “coda di leone”
Una potatura cosiddetta a “coda di leone” consiste nell’eliminare la quasi totalità dei rami sviluppati lungo le branche più importanti, lasciando solo la vegetazione apicale.
Questa operazione, comporta sia uno stress energetico per l’albero, sia la creazione di seri problemi alla stabilità delle branche, perché negli anni il peso dell’apice svilupperà una leva eccessiva, e la branca potrebbe cedere.
Rappresenta un serio problema anche in caso di vento o di neve.
3) Eliminazione del verde interno alla chioma
Sebbene possa sembrare “inutile”, il verde interno è una parte importante della chioma di un albero, soprattutto su alberi adulti. Eliminarla causerebbe dei problemi nel futuro della pianta. Gli alberi “anziani”, infatti, tendono a ridurre la propria dimensione, abbandonando le parte più lontane dal fusto: i rami interni rappresentano quindi il “futuro” della pianta.
4) Scosciature, moncherini, lesioni a rami e tronchi
Per evitare di creare danni inutili alla pianta e alla sua futura stabilità, è raccomandabile eseguire tagli netti e puliti. Bisogna fare attenzione quando si tagliano rami lunghi, perché potrebbero spaccarsi prima di aver completato il taglio, creando scosciature che danneggiano gravemente l’albero.
I tagli vanno eseguiti sempre appena oltre i rami che si intende conservare, o rispettando il collare, senza lasciare monconi che impediranno una corretta compartimentazione della ferita.
Attenzione anche a non creare inutili lesioni sul tronco e sui rami, spesso dovute all’utilizzo scorretto della motosega, che rappresenteranno un facile punto di ingresso per i funghi lignivori.
5) La motosega non deve essere usata per ogni potatura
È sempre preferibile, nel praticare una potatura, utilizzare un seghetto manuale piuttosto che una motosega: è più preciso e comporta meno rischi per l’utilizzatore.
L’uso della motosega è giustificabile solo nel caso si renda inevitabile tagliare rami di grosse dimensioni.
6) Mettere a rischio la propria sicurezza
Ogni anno sono molti gli incidenti che avvengono durante le operazioni di potatura, non di rado anche gravi.
Raccomandiamo dunque, nel caso di alberi di una certa altezza, di affidare il lavoro a personale competente, e di limitare il “fai da te” a piccole potature di piante non troppo sviluppate.
È importante utilizzare sempre tutte le precauzioni utili, come occhiali, guanti e caschetto.
Nel caso si rendesse utile l’utilizzo della motosega, indossare cuffie e protezioni anti taglio. Fare attenzione a come si maneggia la motosega: l’impugnatura deve essere ben salda, e non va mai utilizzata con una sola mano.
È sempre meglio inoltre essere in due a seguire il lavoro, mai da soli, soprattutto se ci si trova in luoghi isolati.
7) Raggiungere la chioma
Evitare sempre di arrampicarsi sull’albero senza protezioni.
Se si utilizza il cestello (Piattaforma di Lavoro Elevabile) fare attenzione al terreno (che non sprofondi sotto il peso della macchina, che nel sottosuolo non ci siano fogne o altro che potrebbero cedere) e mantenere un’adeguata distanza dalla pianta, in modo da non essere colpiti dai rami che cadono.
E’ sempre necessario utilizzare dispositivi di protezione individuale, usare l’imbrago e legarsi ai ganci previsti nel cestello.
Sapevate di questi errori? Li avete mai fatti o ne avete altri da segnalare? Fatecelo sapere con un commento!
Aggiungo la spuntatura delle conifere e l’uso di trinciatrici per “potare” alberi e cespugli ai bordi delle strade …
Claudio
PS … finire sotto all’albero (o branca) che cade ? ….